MoVa 2022
Fotografie dal MoVa 2022
Intervento della Presidentessa Cristina Zanini Barzaghi sul Corriere del Ticino, 30.07.2022
Ma chi l’ha detto che lo scoutismo è passato di moda? Basta seguire sui media il campo federale attualmente in corso
in Vallese per vedere quanta intraprendenza giovanile possiede il nostro Paese. Con il nome «MOVA on y va», 30.000 ragazze e ragazzi provenienti da tutta la Svizzera vogliono «muovere», o meglio «smuovere»! Lo fanno all’insegna dei principi scout definiti più di cento anni fa: educare la gioventù alla vita sociale e all’autosufficienza attraverso attività nella natura, con un po’ di disciplina ma anche molto gioco e allegria.
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Ogni scout è valorizzato per le sue ca-pacità . L’organizzazione in diverse branche permette di imparare gradualmente a prendersi delle responsabilità: il sapere si trasmette così dai grandi ai piccoli. Si impara ad aiutare il prossimo, a rispettare la natura, a fare tante cose assieme con poco e soprattutto a convivere anche in situazioni difficili. Il campeggio e le escursioni in montagna sono fra le attività più amate e nelle proprie esperienze non può mancare la partecipazione ad almeno un campo federale, sempre molto atteso visto che si tiene ogni 14 anni. A MO-VA sono presenti circa 1.500 scout ticinesi, sparsi nella più grande «città scout» svizzera mai vista, lunga più di 3 km, che si sviluppa in uno spazio paragonabile all’intera piana del Cassarate.
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Ogni sezione ha allestito il proprio campo in modo personale, ma ci sono tratti comuni: le tende di solida tela beige, gli spazi coperti fatti con i teli quadrati militari, qua e là torri di vedetta, alcune notevoli se si pensa che sono state realizzate in pochi giorni. Ho visitato il campo qualche giorno fa, accolta dalla sezione «Scout Lugano 1915», che vi partecipa con una cinquantina di lupetti, esploratori e animatori, tutti entusiasti nonostante le restrizioni sanitarie che complicano la gestione degli alimenti e il pericolo d’incendi che non permette di accendere fuochi. È tutto un brulicare di gruppi indaffarati e sorridenti, a piedi e in bici con carretti, di canti e scambi di saluti in varie lingue, di giochi e passeggiate nelle montagne della regione. Non manca spazio per il riposo, mentre resta poco tempo per il telefonino, nonostante MOVA sia molto social e con un sito ricco di aggiornamenti e video.
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Per i genitori a casa è un bel sollievo rispetto ai campi precedenti. E se vogliamo fare un bel salto nel passato, ricordo che si è tenuto finora solo un campo federale in Ticino, nel 1948 a Cornaredo con la partecipazione di 8.000 scout. In un filmato reperibile online vediamo la distesa di tende bianche e il grande «ponte della fratellanza» che congiungeva le due parti del campo sui prati ai lati del fiume Cassarate.
Tornando a MOVA, non posso dimenticare infine la forte attenzione alla sostenibilità, una delle basi dello scoutismo. Proprio per questo oggi il movimento suscita un rinnovato interesse. Lo constato anche nella sezione di Lugano. La storica sede di Cornaredo, anche se non più contornata dal verde, è vicina sia al bosco sia alla città. Qui, ricaricati dallo spirito di MOVA, riprenderanno le attività in autunno all’insegna del motto «Sempre pronti!» .
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